Cremona e Pavia, due città, una sola università – dettaglio delle proposte

Il sistema universitario cremonese presenta naturalmente molte differenze rispetto a quello pavese: la dimensione, la tradizione, la presenza di altri due atenei milanesi, anche se in ambiti diversi da quelli presidiati dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali (economia aziendale e agrifood per l’Università Cattolica; ingegneria informatica, gestionale, acustica e agronomica per il Politecnico).

Il sistema pavese, tuttavia, ha le potenzialità per essere replicato “in scala” anche nella realtà cremonese. Per raggiungere questo obiettivo è tuttavia necessario investire sulla presenza a Cremona con alcune azioni mirate:

  • nomina di un prorettore alla Sede di Cremona, che svolga il ruolo di interfaccia permanente dell’Ateneo sul territorio, in particolare con le istituzioni cittadine e con la Fondazione Arvedi;
  • impegno dell’Ateneo sul consolidamento del personale docente e tecnico-amministrativo del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, anche a fronte dei futuri pensionamenti: proprio per la peculiarità del Dipartimento come unico rappresentante dell’Ateneo a Cremona, esso non può infatti non essere messo in condizione di garantire i livelli necessari allo svolgimento della propria attività didattica e di ricerca;
  • inclusione della Biblioteca dipartimentale nel SiBA, con contestuale assunzione di almeno una nuova risorsa di personale bibliotecario qualificato con uno specifico background professionale biblioteconomico, per garantire la piena efficienza dei servizi di front-office e back-office, con particolare riferimento alle esigenze peculiari della biblioteca anche dal punto di vista della conservazione e digitalizzazione delle registrazioni musicali; questa posizione dovrebbe naturalmente essere prevista parallelamente alla conferma del servizio garantito dall’attuale contratto esterno di servizi integrati di biblioteca; dovrebbe essere inoltre valutata la possibilità/utilità di un estensione dell’apertura della biblioteca in orario serale e nei weekend;
  • accordo con il comune di Cremona per la realizzazione del terzo lotto di ristrutturazione e restauro di palazzo Raimondi, in modo da garantire maggiori spazi per la didattica, per la ricerca e per la fruibilità delle raccolte museali (collezioni di strumenti musicali e rulli per autopiano);
  • estensione degli spazi a disposizione delle attività di didattica e ricerca del Dipartimento, anche attraverso nuove convenzioni con il comune di Cremona, con particolare riferimento ai laboratori necessari alla realizzazione del progetto internazionale Rem@ke sulla ricostruzione del suono degli strumenti storici a tastiera;
  • ripensamento della residenza universitaria “Collegio Quartier Novo”, gestita da EDiSU, come collegio universitario integrato nel sistema dei collegi pavesi e dotato di un’analoga capacità di programmazione di attività culturali e didattiche in sinergia con il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali;
  • miglioramento dei servizi agli studenti, che trovandosi in una sede decentrata non hanno tutti i servizi di cui usufruiscono gli studenti di Pavia (ad esempio, fruiscono del supporto psicologico solo online): questo potrebbe essere realizzato collaborando con il Politecnico di Milano e l’Università Cattolica per costruire una rete di servizi comuni.