Un Ateneo pubblico ha il dovere morale di essere un esempio per la società, perseguendo e promuovendo politiche che incentivino a tutti i livelli l’inclusione e prevengano qualsiasi discriminazione legata al genere, alla razza, alla lingua, alla religione, all’opinione politica e alle condizioni sociali e personali, contribuendo ad attuare pienamente il dettato dell’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana. Allo stesso tempo, garantendo piena libertà di espressione e opinione a tutte le sue componenti, un Ateneo deve mantenere sempre la propria natura di istituzione laica e apartitica.
Queste linee generali sono necessariamente alla base di un programma di candidatura rettorale in quanto fanno parte della natura stessa della nostra Università, che da sempre ha posto l’inclusione tra le sue priorità.
Proprio in ossequio a questo dovere morale, l’Ateneo si è dotato in primis di un Piano di Uguaglianza di Genere, i cui obiettivi – in termini di uguaglianza di genere nei ruoli di governo, nel reclutamento e nelle progressioni di carriera, di cultura della parità di genere e di contrasto alla violenza di genere – non possono che essere alla base di qualsiasi azione della futura Governance.
Sempre in quest’ottica, il nostro Ateneo è da sempre – e deve rimanere – un esempio nell’inclusione e nel supporto agli studenti con disabilità e disturbi specifici di apprendimento, attraverso i servizi offerti e i progetti sviluppati dal centro S.A.I.S.D., ma anche con iniziative quali i corsi di attività motoria adattata offerti dal C.U.S. Infine, la responsabilità sociale di un Ateneo pubblico include anche il dovere di incentivare a tutti i livelli l’adozione di una politica sostenibile dal punto di vista ambientale (risparmio energetico, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile) e sociale. Anche questa linea d’azione, che il nostro Ateneo ha reso operativa con la costituzione dell’Office for Sustainable Actions, è necessariamente alla base di tutte le proposte operative contenute nel presente programma.