Un’attenzione specifica merita poi il tema della promozione dei beni culturali di Pavia e della sua provincia, di cui l’Ateneo può farsi protagonista, sempre nell’ottica di una promozione sinergica dell’immagine della città e del suo Ateneo.
Pavia e il suo territorio ospitano monumenti di immenso pregio artistico e architettonico, di ogni epoca, dall’alto medioevo del battistero di Lomello o del nostro San Felice al romanico – di San Michele e San Pietro in Ciel d’Oro, certamente, ma anche di tanti altri episodi di edilizia maggiore e minore; dalla rete unica di castelli (molti viscontei) del Pavese, dell’Oltrepò e della Lomellina aal rinascimento della Certosa e dei nostri cortili storici, fino al manierismo dei Collegi, dal neoclassico del nostro palazzo centrale all’Ottocento del Naviglio.
Insieme alla conoscenza e alla salute, quella dei beni culturali è la grande ricchezza di Pavia e del suo territorio: l’Ateneo può e deve continuare ad inserirsi sempre più come protagonista nella conservazione e nella gestione dei beni culturali della città e della provincia, possedendo competenze che spaziano dalla storia dell’arte all’archeologia, dal rilievo alle tecniche di restauro. L’Ateneo dovrà quindi:
- collaborare con il Comune alla promozione di Pavia come città d’arte, sia attraverso la produzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative sul patrimonio architettonico e artistico cittadino, sia aprendo e condividendo sempre più con la città il proprio patrimonio artistico e museale;
- assumere il ruolo di consulente scientifico principale in tutte le iniziative di recupero e conservazione dei beni culturali della città e del territorio, con particolare riferimento alla pianificazione e alla progettazione di interventi di rilievo, scavo, restauro e recupero del patrimonio storico e monumentale, anche tenendo conto della possibilità di estendere l’azione e le competenze dell’Ateneo nell’ambito dell’archeologia medievale, dove il territorio pavese offre molteplici occasioni di indagine;
- potenziare la formazione nel campo dei beni culturali, dove sono già attivi due corsi di Laurea Magistrale paralleli nelle sedi di Pavia e Cremona, prevedendo uno sbocco verso il terzo livello della formazione, anche attraverso la partecipazione a Dottorati di Ricerca in convenzione;
- contribuire ai progetti di valorizzazione di monumenti simbolo del territorio pavese: tra i tanti progetti per il futuro in cui l’Ateneo può mettere l’accento in modo incisivo, si possono citare a titolo di esempio la valorizzazione della Certosa, che ha spazi e potenzialità enormi anche nell’ottica di ospitare manifestazioni di carattere nazionale, e il recupero del sistema dei Navigli (canali, conche, castelli, ville e abbazie), in cui l’Ateneo può offrire le sue competenze nell’ambito dell’ingegneria idraulica, del rilievo e del restauro architettonico, della gestione dei beni culturali, in sinergia con Regione Lombardia.